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SS Natale

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Suore del Santissimo Natale
LA NOSTRA SPIRITUALITA
La Sorgente interiore
"Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva
Chi crede in me, come dice la Scrittura:
dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva".
Gv 7, 38 - 39



La nostra Spiritualità

Una spiritualità, come scrive Anselm Gruen, nel suo libro: “Spiritualità dal basso”, “è la vita che conduce a Dio e insieme alla propria realtà, al proprio vero Sé”[1]. Lo  stesso autore, ci propone come modelli per un autentico cammino  spirituale i monaci dei primi secoli del cristianesimo la cui spiritualità consiste nel vivere della sorgente interiore, cioè dello Spirito Santo.
La nostra spiritualità di  suore del  Santo Natale altro non è che la coincidenza del nostro spirito umano con  lo Spirito divino colto e contemplato per quanto riguarda, in  particolare,  la Sua  azione,  la Sua presenza, il Suo intervento nel  mistero mirabile dell’Incarnazione del Verbo e della Sua beata nascita a  Betlemme.
Nel cammino formativo, itinerario mai  pienamente concluso, che percorriamo insieme  alla luce della Parola di  Dio, delle Costituzioni  e del Direttorio cerchiamo di fare ulteriori  passi di approfondimento della nostra identità carismatica e del mistero  di Dio come si manifesta nell’Incarnazione.

              Il carisma, qualsiasi carisma, è prima di tutto  auto-rivelazione di Dio: è all’interno di questo svelarsi divino che  ciascuna di noi può scoprire anche la verità di se stessa. Esperienza di  Dio, scoperta del carisma e scoperta di sé, della propria identità,  sono elementi inscindibili. E’ per questo che ogni famiglia religiosa  ritrova all’origine della sua storia una specifica esperienza di Dio  vissuta dal fondatore, e segnata dalla rivelazione d’un particolare  aspetto della realtà divina o della vita umana del Cristo. Anzi, ogni  carisma è contenuto nella Scrittura, è una pagina d’essa o alcune righe  del Vangelo particolarmente sottolineate. Per noi è soprattutto  la  pagina di Luca 2,1-20. La meditazione-contemplazione di questa Parola  che viene da Dio fa nascere anche un modo corrispondente di vivere il  rapporto stesso con Dio e gustarne l’intimità, questo modo che poi è  anche una sorta di sensibilità interiore è la spiritualità.

             Ciascuna di noi “nasce” come suora del Santo Natale  proprio qui, quando inizia a scoprire il proprio io entro questo  misterioso rapporto con Dio, un Dio che si fa carne, e lascia che il  mistero natalizio pregato diventi la fonte della sua identità. E’ la  nostra spiritualità che ci svela la nostra vocazione e i tratti della  sua fisionomia. Allora, a questo punto la preghiera diventa trasformante  e ciascuna di noi diventa gradualmente ciò che contempla.
            Dalla grotta di Betlemme traiamo l’ispirazione  interiore che ci fa prediligere la semplicità nella vita, nei rapporti,  negli ambienti in cui viviamo ed operiamo. La povertà della mangiatoia  ci interpella nelle nostre scelte quotidiane, nel nostro modo di  pensare, scegliere, agire. La contemplazione della kenosi del Verbo ci  illumina e ci sostiene nell’accogliere con pace le prove, lo  spogliamento che la storia di ogni essere umano inevitabilmente comporta  e ci fa prediligere i più poveri i più piccoli i più esposti  all’abbandono e allo sfruttamento.
Il  riconoscere nel Bimbo di Betlemme il volto misericordioso del Padre che  si abbassa alle sue creature per entrare in dialogo con loro attraverso  il Suo Verbo e per condividere la loro sorte fino alla morte, ci  coinvolge in questo vortice d’amore e ci spinge a farci prossimo, ad  entrare in dialogo e a credere nella capacità di comunicare con amore e  nell’amore anche con le persone più ferite. Nella grotta di Betlemme  siamo accolte da una famiglia e in questo calore alimentiamo il nostro  fare famiglia tra noi e con i bambini e gli anziani senza famiglia.
Tutto questo, naturalmente è opera continua, silenziosa, graduale e  incessante dello Spirito che ci trasforma nel Bimbo di Betlemme e in noi  prega contemplando il Padre, un’opera, mai pienamente conclusa finché  saremo su questa terra. Veramente, però, attraverso la preghiera  affettiva e la contemplazione che sono forme di preghiera proprie della  nostra spiritualità, si costruisce il nostro io. Lentamente,  silenziosamente, attraverso un processo di continua osmosi, anche se non  ce ne accorgiamo, cuore, mente, volontà, sensibilità….tutto inizia a  trasformarsi, alla luce del mistero che si rivela e ci inonda.
La nostra spiritualità natalizia è, dunque, la radice di tutto il  nostro essere, non esistono senso di appartenenza e capacità di vivere  la vita apostolica e quella comunitaria da suora del Santo Natale, se  non abbiamo iniziato questo percorso interiore e se non siamo in  continuo cammino in esso. Veramente la spiritualità fonda tutto il  nostro essere e di conseguenza, il nostro vivere..
La fedeltà costruita e approfondita nel sacrificio e nella  preghiera, nello sforzo continuo di aderire all’azione dello Spirito e  di collaborare con essa, nella coerenza con i valori della nostra  vocazione ci otterranno sicuramente benedizioni dal Signore che non  manca di accompagnarci e sostenerci nella nostra ricerca di adesione  fedele al dono ricevuto e tramandatoci da  Padre Francesco e da Madre  Natalina.
                          
[1] A. Gruen, Spiritualità dal basso, pag. 5

CONGREGAZIONE DELLE SUORE DEL SS.*NATALE
Partita IVA: 01842780015 - Codice Fiscale: 01842780015
CORSO FRANCIA 164 - 10145 - TORINO (TO)
STRUTTURE DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA RESIDENZIALE
                    
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