Congregazione delle Suore del Santo Natale
Carisma e attività pastorali

Saluto della Rev.da Madre alle capitolari
Benvenuto
Care sorelle,
benvenute a questo ventiduesimo
Capitolo della Congregazione! E’ con viva gratitudine al Signore che ci
ha convocate qui, assistite dallo Spirito che illumina le nostre menti e
riscalda i nostri cuori, che diamo inizio ai lavori del Capitolo
generale.
Ci attendono giorni da vivere
insieme, fraternamente, condividendo ansie, speranze, attese, impegno e
amore per la nostra piccola ma viva Congregazione che il Signore Gesù
tanto ha amato, come possiamo comprendere esaminandone la storia, e
ancora continua ad amare, sostenere, guidare, illuminare e proteggere.
Abbiamo il compito di essere un
segno evidente della nostra identità di suore del Santo Natale. Un
segno che ha bisogno di un senso, di “prendere corpo”, di una risposta:
sarà quella che, insieme, riusciremo a formulare in questi giorni,
verificando e proiettando la nostra vita, ripensando la nostra presenza
nella Chiesa e per il mondo tanto assetato di speranza.
Per qualche giorno siamo chiamate ad allargare lo spazio della nostra tenda[1],
gli orizzonti della nostra mente e del nostro cuore, al di là dei
nostri interessi personali e locali. Come Famiglia unita, insieme siamo
chiamate a rendere ragione della speranza che ci abita, agli uomini e
alle donne del nostro tempo.
Quella che viviamo è una stagione di
grazia, ricca di opportunità, di stimoli, di sfide: non possiamo
rimandare! Siamo chiamate a verificare ciò che siamo e stiamo facendo,
la nostra vita di donne consacrate e inviate da Gesù “agli uomini che
Egli ama”. Soprattutto siamo invitate a discernere con intelligenza i
germi di vita nuova, spesso nascosti, che affiorano nel contesto delle
nostre culture, per farli sviluppare sotto il soffio dello Spirito.
Siamo qui riunite, come dicono le nostre Costituzioni[2], allo scopo di:
a) Redigere la programmazione per il
sessennio seguente, onde favorire il cammino comunitario per una
progressiva configurazione a Cristo e per una sempre più adeguata
risposta alle giuste aspettative della Chiesa e della società.
b) Eleggere la Superiora Generale, le quattro Consigliere Generali, la Segretaria e l'Economa Generale.
c) Valutare la situazione della
Congregazione e trattarne i problemi più importanti dal punto di vista
spirituale, formativo, apostolico, organizzativo ed economico.
d) Rivedere il Diritto particolare ed apportare eventuali modifiche
. Questo è il compito che dovremo
vivere proiettandoci con coraggio verso orizzonti più universali e
carismatici. Solo così riusciremo a superare le angustie
dell’individualismo e delle emergenze, che rischiano di farci
dimenticare l’essenziale e di perdere importanti occasioni di accogliere
il passaggio dello Spirito che ci vuole condurre, secondo la volontà
del Padre e nell’amore del Cristo. Vogliamo evitare, con la semplicità
che è propria della nostra spiritualità natalizia, di cadere nelle
trappole della ricerca egoistica e personalistica e per questo preghiamo
con fede le une per le altre. Sono rischi che possono pregiudicare
anche pesantemente il nostro futuro.
I cambiamenti, le novità che insieme
cercheremo di valutare nel discernimento, in questi giorni, non
opereranno automaticamente il miracolo della nostra trasformazione
interiore, ma potranno facilitarla e potranno aprire strade nuove, ed
essere una risposta profetica: “alla consistente presenza
nell’Istituto di suore giovani, al bel segno di speranza, di senso di
appartenenza, di identità, di condivisione della mission da parte della maggioranza delle suore dell’Istituto” [3]
Sin d’ora desidero ringraziare
tutte, a nome del Consiglio e mio, per la buona preparazione a questo
Capitolo che è stata vissuta nelle varie Comunità locali seguendo, di
volta in volta, le indicazioni delle varie fasi e, quotidianamente, il
progetto comunitario durante i momenti di lettura spirituale. In questi
momenti ci siamo lasciate condurre con gioia dalla Parola e dalla
rilettura delle Costituzioni e del Direttorio. Ringrazio per lo spirito
di preghiera che ci ha guidate nella preparazione e per la vicinanza di
tante Sorelle anziane e ammalate che hanno offerto il loro contributo di
sofferenza e di adorazione per la buona riuscita di questo evento.
A
quante già hanno lavorato e lavoreranno per un sereno e fruttuoso
svolgimento del Capitolo esprimo il mio grazie fraterno e sincero.
Sorelle amate dal Signore, buon
lavoro a tutte, nella serenità e nella disponibilità. Con questo atto
pubblico, a norma del Direttorio[4], dichiaro aperto il nostro ventiduesimo Capitolo Generale.
[1] Cfr. Is 54,2
[2] Cost. art. 153
[3] Vedi: M. Becciu, A. Colasanti, Riflessioni conclusive pag. 6
[4] Dir. art. 177




